Reddito fisso: il 2021 delle obbligazioni high yield

Pubblicato il 20/10/2021 - Marco Chinaia
Un’analisi dell’andamento dei mercati delle obbligazioni high yield, rappresentate dalle macrocategorie Quantalys.

 

La ripresa economica, il sostegno delle Banche Centrali e l’andamento dell’inflazione hanno giocato a favore delle obbligazioni high yield. In un contesto in cui l’intero comparto obbligazionario è apparso in una fase di debolezza post pandemia, dettata da una curva dei rendimenti obbligazionari appiattita, da tassi di interesse vicini allo zero, da valutazioni che faticano ad aumentare, dagli asset più rischiosi vicini a nuovi massimi storici e in generale da un mercato in modalità “risk on”, le obbligazioni high yield hanno rappresentato un interessante eccezione per gli investitori.

I titoli ad alto rendimento sono obbligazioni societarie con rating creditizio inferiore a investment grade (ad es. BB+ secondo S&P) emesse, in genere, da società con un più alto rischio di insolvenza, che per remunerare il rischio assunto dagli investitori dovrebbero essere in grado di offrire rendimenti più elevati. Queste società emettono obbligazioni per finanziarsi, impegnandosi a pagare gli interessi (cedole) agli investitori e a rimborsare il valore nominale a scadenza dell’obbligazione.

In termini di trade off rendimento/rischio le obbligazioni high yield tendono a collocarsi tra le obbligazioni investment grade e gli strumenti azionari e come mostrato nelle figure sottostanti, nel corso degli ultimi anni sono stati in grado di sovraperformare le obbligazioni investment grade, i Titoli di Stato e nel lungo periodo il mercato azionario, mantenendo un budget di rischio inferiore a quest’ultimo.

 

Guardando l’andamento della performance degli indici delle obbligazioni denominate in Euro negli ultimi 5 anni, dal 01/10/2016 al 30/09/2021, possiamo infatti notare come l’indice ICE BofA Euro High Yield, nonostante sia stato molto sensibile al crollo dei mercati di marzo 2020, abbia comunque registrato una performance annualizzata del + 4,43% e come gli indici relativi alle obbligazioni corporate e ai titoli governativi abbiano registrato una performance annualizzata inferiore, pari a + 1,67% per l’indice ICE BofA Euro Corporate e + 1,31% per l’indice ICE BofA Euro Government.

 

 

Ponendo l’attenzione verso il lungo periodo, precisamente dal 30/01/1999 al 30/09/2021, si può notare come l’indice ICE BofA Euro High Yield sia stato in grado di registrare addirittura una performance annualizzata superiore (+ 5,29% vs. 4,55%) rispetto all’indice azionario MSCI Europe, mantenendo un livello di volatilità in termini annualizzati nettamente inferiore (+ 9,24% vs. 18,72%). Questo ha portato le obbligazioni high yield ad essere considerate un interessante fonte di rendimento per gli investitori.

Durante il 2021, proprio le caratteristiche peculiari di questi strumenti hanno permesso di evidenziare alcuni vantaggi dei titoli high yield. Infatti, tutte le macrocategorie Quantalys rappresentative di questo comparto hanno chiuso i primi tre Trimestri del 2021 in territorio positivo, sovraperformando nell’orizzonte YTD la media della macrocategoria Obbligazionario (+ 1,69%), mostrandosi così meno sensibili alle principali variabili congiunturali che hanno caratterizzato questo periodo, come l’incremento dell’inflazione, i bassi tassi d’interesse e le azioni messe in campo dalle banche centrali post pandemia.

 

Di seguito viene fornita, tramite lo strumento di confronto Quantalys, una rappresentazione grafica dell’andamento medio delle categorie Obbligazionario High Yield nel corso dei tre Trimestri del 2021.

 

 

Il maggior livello di rendimento è stato registrato dalla categoria Obbligazionario Dollaro USA high yield che, al 30.09.2021 presentava una performance YTD del + 8,79%, con una volatilità del + 4,84%, seguita dall’Obbligazionario globale high yield con un + 5,63% YTD e un livello di volatilità pari a + 2,78%. Infine, staccate di quasi due punti percentuali possiamo trovare le categorie del comparto europeo, rappresentato dall’Obbligazionario Europa high yield (+ 3,15%) e dall’Obbligazionario Euro high yield (+ 2,36%).

Entrando nel dettaglio dei singoli mesi, solamente tre di questi presentano delle performance al di sotto dello zero per il comparto delle obbligazioni high yield. Nei mesi di aprile e maggio, sono stati l’Obbligazionario Dollaro USA high yield (- 1,84% ad aprile e – 0,40% a maggio) e l’Obbligazionario globale high yield (- 0,68% ad aprile e – 0,06% a maggio) a collocarsi in terreno negativo nell’orizzonte a 1 mese, mentre durante il mese di settembre sono state le categorie appartenenti al comparto europeo a registrare delle performance a 1 leggermente negative (- 0,17% per l’Obbligazionario Euro high yield e – 0,06% per l’Obbligazionario Europa high yield.

 

Guardando ai principali prodotti di risparmio gestito quali sono stati i migliori fondi per performance YTD al 30.09.2021? Hanno registrato migliori risultati i prodotti attivi o i prodotti passivi?

 

La Top 10 – fondi attivi

La Top 10 – fondi passivi

 

Sia la classifica dei migliori fondi attivi, sia quella dei migliori fondi passivi per performance YTD è popolata integralmente da prodotti: Obbligazionario Dollaro USA high yield (7 su 10) e Obbligazionario globale high yield (3 su 10). Con riferimento ai livelli di performance si può notare come tutti i primi 10 fondi attivi siano stati in grado di generare livelli di performance maggiori rispetto ai corrispondenti fondi passivi nel periodo considerato, registrando un range di valori che va dal + 11,11% del decimo classificato il fondo: JPM US High Yield Plus Bond A Acc USD, fino al + 12,97% del primo il: Nomura US HY Bond Fd D USD Dis, mentre per i fondi passivi i livelli di rendimenti vanno dal + 8,84% del VanEck Vectors Glob Fln Angel HiYi Bd UE, fino al + 10,75% dell’Invesco US H/Y Fal. Ang. UCITS ETF USD.

Questi dati portano a concludere che, nei primi tre trimestri del 2021, con riferimento al comparto delle obbligazioni high yield, sarebbe stato preferibile investire in strumenti attivi, i quali fanno dell’analisi delle aziende ad alto rischio che si finanziano con questi tipi di titoli di debito lo strumento principale per la selezione degli investimenti. In un settore molto eterogeno, come quello high yield, è risultata quindi più remunerativa la selezione attiva degli emittenti piuttosto che la replica di un paniere di riferimento, in quanto, nonostante quest’ultima comporti sicuramente dei costi più bassi resta una strategia vincolata alla composizione di un benchmark e in un segmento come quello high yield, da analizzare con cautela, ha comportato alcune difficoltà.

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.