Rassegna stampa luglio 2021

Pubblicato il 05/08/2021 - Marco Chinaia
La Rassegna Stampa Quantalys: in un'unica pubblicazione le posizioni e le analisi delle varie SGR

 

PICTET: “Barometro: Una combinazione sfavorevole di crescita in rallentamento e inflazione in aumento”.

“Il rallentamento della crescita, l'aumento dell'inflazione e una politica monetaria meno espansiva potrebbero frenare i mercati azionari e le obbligazioni societarie più rischiose”.

Asset allocation: crescita forte, ma anche forte inflazione

La crescita dell'economia dei principali Paesi sviluppati, favorita dal rapido aumento delle vaccinazioni e dalla sospensione delle misure di lockdown, sta iniziando ad affievolirsi, con le banche centrali pronte a ridurre gli stimoli monetari in risposta alle crescenti pressioni sui prezzi. Secondo Pictet, questa combinazione poco favorevole di crescita e inflazione, unita a condizioni di liquidità più rigide e valutazioni elevate per le classi di attività maggiormente rischio porta a confermare una posizione neutrale sulle azioni. Per quanto riguarda il reddito fisso si prevede di sottopesare le obbligazioni più rischiose, come il debito high yield statunitense e sovrappesare attività difensive come i Treasury USA e le obbligazioni cinesi in valuta locale.

Regioni e settori azionari: compra UK

Il mercato azionario più convincente resta sicuramente quello del Regno Unito. L'elevato tasso di vaccinazione del Paese (due terzi della popolazione hanno ricevuto almeno una dose prima della fine di giugno)  suggeriscono che l'economia sarà in grado di sfuggire agli effetti peggiori della variante delta del COVID, che sta iniziando a destare preoccupazione in altre economie. Inoltre, il mercato azionario britannico presenta un mix favorevole di titoli difensivi di alta qualità e value, che potrebbe offrire il rendimento migliore nell'attuale fase del ciclo.

Reddito fisso e valute: cauti sul credito

Le obbligazioni con valutazioni interessanti, in un contesto di rendimenti bassi e spesso negativi ovviamente tendono a scarseggiare. Infatti, per la prima volta dal 2014 anche il rendimento delle obbligazioni high yield statunitensi è inferiore all’inflazione, per questo motivo si prevede di sottopesare il credito high yield statunitense. In compenso, si prevede di restare maggiormente ottimisti sui Treasury USA, che appaiono interessanti rispetto ad altri titoli di Stato dei mercati sviluppati.

 

Al link AM.Pictet l’articolo completo.

 

ALLIANCEBERNSTEIN: “Investire nei veri vincitori della rivoluzione digitale”.

Non è sempre facile comprendere quali siano le società in grado di offrire le migliori opportunità di investimento, specie nei settori orientati al cambiamento e all’innovazione. Infatti, è facile essere attratti dai brand che realizzano prodotti di successo ma, spesso, saper identificare i veri pionieri del cambiamento può rivelarsi una strategia migliore per permettere di beneficiare al meglio dei trend di cambiamento.

Dalle automobili ai computer, il cambiamento tecnologico sta investendo tutti i settori. Eppure, molte delle imprese che contribuiscono ad accelerare la rivoluzione digitale non sono note, in quanto producono in realtà i componenti essenziali che si trovano all’interno dei prodotti più popolari.

Quali sono le migliori società e i trend da cogliere all’interno del settore automotive e di quello sanitario settori in rapido mutamento ed evoluzione?

 

Al link AllianceBernstein.com l’articolo completo a cura di James T. Tierney, Jr.

 

KAIROS: “Inizia la correzione estiva delle Borse. Prudenza nel breve, ma il quadro resta solido”.

Da qualche settimana risulta visibile una perdita di slancio delle Borse, che vede una riduzione di titoli capace di prendere parte al rialzo iniziato durante i mesi precedenti. Il malessere principale è stato avvertito nell’ampiezza del rialzo, ossia, dal numero di titoli che vi hanno partecipato, che è andato progressivamente riducendosi. È venuto meno, ad esempio, l’apporto dei titoli ciclici, principali pionieri del rialzo dei primi mesi del 2021.

La grande tecnologia è stata in grado di arginare, per qualche tempo questa erosione riuscendo anche a toccare nuovi massimi, tuttavia non è stata capace, da sola, di compensare il ripiegamento del resto del mercato. Per alcuni settori come quello finanziario e bancario, oltre a questo fenomeno, si aggiunge il danno derivante dalla discesa dei tassi di interesse capace di penalizzare gli utili.

La discesa dei tassi, soprattutto sulla parte lunga della curva è stata innescata da una ragione positiva, quale il solido ancoraggio delle aspettative sull’inflazione e sulla sua transitorietà, ma anche da una ragione negativa, ossia, il rallentamento della ripresa del ciclo economico, visibile in particolare nel settore manifatturiero, a questo devono essere aggiunti la nuova accelerazione della pandemia e il posizionamento sbilanciato al rialzo di una parte del mercato azionario. Questo insieme di condizioni ha iniziato a produrre una correzione che potrebbe prolungarsi con fasi alterne. Tuttavia, sono presenti alcuni fattori positivi che dovrebbero essere in grado di contenere la correzione in corso.

 

Al link Kairos.com l’analisi completa a cura di Alessandro Fugnoli, Strategist

 

ANIMA: “Mercati emergenti in frenata sulla scia delle restrizioni in Cina”.

Nonostante l’aumento di volatilità che ha contraddistinto queste ultime settimane, il 2021 è stato un anno senza dubbio positivo per i mercati azionari a livello globale. Infatti, l’indice di riferimento il MSCI ACWI è apparso in rialzo del + 13% YTD, trainato dalle buone performance di USA ed Europa. Chi è rimasto indietro è stato, invece, tutto il mondo emergente (-2% YTD), zavorrato dalla performance debole dell'area asiatica, -4% YTD. Eppure, l'anno era iniziato bene per i Paesi Emergenti, con l'indice di riferimento, MSCI EM (in dollari americani), che ha registrato il nuovo massimo storico di 1445 punti a metà febbraio. Da allora, però, le cose sono cambiate, e il benchmark è sotto del 13% dal suo livello record.  Andando ad analizzare le performance nello stesso periodo dei singoli paesi, è possibile notare come l’MSCI China abbia visto una contrazione più marcata, segnando un pesante -31%. 

Buona parte di questa pesante correzione è da imputare ai colossi di Internet, Fintech ed Education del gigante asiatico. Gli investitori hanno scaricato le loro posizioni a seguito delle forti restrizioni implementate dalle autorità locali in materia di trattamento dei dati degli utenti, revisione delle regole per le quotazioni in listini esteri, ed inasprimento delle regole antimonopolio.

Si crede che gli interventi del Regolatore possano ancora continuare ad incidere negativamente sulle performance azionarie. Per questo motivo, si preferisce evitare i settori del Media&Entertainment, Internet Retailing e Software nei Paesi Emergenti, trovando qui invece migliori opportunità nei Semiconductors e Tech Hardware. Tuttavia, si ritiene poco verosimile il verificarsi di nuovi e violenti movimenti al ribasso come quelli delle ultime sedute di borsa.

 

Al link AnimaSGR.it l’analisi completa a cura di Cosimo Recchia, Investment Research & Advisory

 

FIDELITY: “Analisi mensile del mercato”.

Europa

Durante il mese di giugno le azioni europee hanno guadagnato molto terreno, sostenute dalle riaperture rassicuranti, dal sostegno della BCE, oltre che dalla solidità dei dati economici e dagli ottimi utili aziendali. Alcuni Paesi europei hanno continuato ad allentare le restrizioni grazie all’accelerazione delle vaccinazioni di massa, ma la diffusione della variante Delta del virus ha smorzato l’ottimismo sul finire del mese.

La BCE ha annunciato che i tassi d’interesse resteranno prossimi ai livelli attuali fino a quando le prospettive dell’inflazione non convergeranno su un tasso target “prossimo ma non superiore” al 2%. Questa notizia conferma senza ombra di dubbio che la banca centrale non è ancora pronta a ritirare il sostegno nonostante il miglioramento delle prospettive per inflazione e crescita nell’Eurozona. In questo scenario, la maggior parte dei settori ha registrato rendimenti da piatti a positivi, fatta eccezione per servizi finanziari e servizi di pubblica utilità.

USA

Le azioni USA hanno ripreso il loro rally sovraperformando i mercati globali, nonostante l’aggressiva politica monetaria della FED statunitense, secondo la quale i rischi di inflazione si stanno attenuando. I titoli growth e orientati alla qualità hanno messo a segno notevoli guadagni nel segmento della large cap, recuperando parte della sottoperformance registrata da inizio anno rispetto ai titoli value. La FED ha mantenuto invariati sia i tassi di riferimento che il ritmo degli acquisti di obbligazioni, ma la vera svolta è stata rappresentata dall’atteggiamento più aggressivo rispetto alle previsioni per i tassi di interesse. Al momento, comunque, le sorprese rialziste sul fronte dell’inflazione sono state in gran parte dovute alle riaperture e alle interruzioni nelle filiere, a nostro avviso di natura transitoria.

Mercati emergenti

In un mese particolarmente volatile, i mercati azionari emergenti hanno sottoperformato i mercati sviluppati, pur chiudendo il periodo in territorio positivo. A livello regionale, l’America Latina ha realizzato la performance migliore, seguita da Asia emergente ed Europa emergente, Medio Oriente e Africa (EMEA). Nel complesso, i titoli azionari latino-americani hanno guadagnato terreno sulla scia del rafforzamento delle rispettive valute nel cambio con il dollaro USA e del miglioramento del settore dell’energia. Le quotazioni petrolifere sono state trattate vicino ai massimi degli ultimi tre anni in quanto il rafforzamento del trend dei viaggi aerei interni negli Stati Uniti ha garantito la solidità della domanda. Le azioni brasiliane sono state tra le migliori sulla scia del rafforzamento valutario. A livello settoriale, prodotti  industriali, beni di consumo discrezionali ed energia hanno fatto archiviare i profitti più significativi.

 

Al link Fidelity.it l’analisi completa.

 

VANGUARD: “Che significato hanno i bassi tassi per i fondamentali del credito bancario”.

Durante le prime settimane del 2021 i tassi d’interesse sono balzati alle stelle, disorientando i mercati, abituati ai minimi storici che hanno caratterizzato la maggior parte dell’ultimo decennio. Ci si aspetta che aumentino leggermente quando le politiche monetarie si normalizzeranno.

Questa situazione prolungata di bassi tassi di interesse ha messo in difficoltà molte banche. Infatti, gli attivi netti, che rappresentano la voce di conto economico tradizionalmente più importante di una banca, hanno visto un costante calo. Molte banche hanno provato a adeguare la loro attività cercando reddito altrove, creando nuovi business model, i quali tuttavia, hanno generato alcune criticità per quanto riguarda la valutazione dei fondamentali del credito.

L’analisi dell’affidabilità del credito bancario è sempre stata un’operazione difficile, per via della complessità strutturale dei singoli livelli del capitale di debito, delle differenze di valutazione tra gli stessi e dei regimi normativi specifici per il settore. Il fatto che le banche si siano rivolte  a business slegati dagli interessi, come gestioni patrimoniali, private equity, prime brokerage e trading proprietario, hanno reso più complessa la valutazione del rischio per gli investitori.

 

Al link it.Vanguard l’analisi completa a cura di Sarang Kulkarni, portfolio manager, e Loubna Moudanib, credit analyst.

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.