Kairos: “Venti contrari. Intensità e conseguenze possibili”.

Pubblicato il 19/01/2022 - Marco Chinaia

Nel 2021, i venti contrari per i mercati sono stati solo due: la pandemia e le tensioni nelle catene produttive. La pandemia ad ogni ondata contribuito alla riduzione dei consumi di prodotti e servizi, mentre le tensioni nelle catene produttive hanno portato ad una riduzione dell’offerta, come si è visto nel caso dei semiconduttori, utilizzati principalmente dal settore automobilistico. Queste due forze sono state enfatizzate dai colli di bottiglia nella logistica, a partire dalla presenza di porti talmente intasati da costringere le navi che devono scaricare a restare a lago per molti giorni.

I venti contrari, per quanto forti sono stati contrastati con successo dalla forza degli stimoli monetari e fiscali che hanno portato ad una ripresa economica globale molto solida, seppur meno forte rispetto alle attese iniziali.

In questo 2022, i due venti contrari continueranno a soffiare, anche se è ragionevole pensare che la loro forza si ridurrà nel tempo. Omicron, potrebbe esaurire la sua spinta propulsiva già in questo primo trimestre, quanto alle nuove varianti, se verranno, si troveranno di fronte popolazioni almeno parzialmente immunizzate ed economie più attrezzate a reggere l’impatto. Quanto alle strozzature dell’offerta non tutto verrà risolto entro quest’anno, ma verranno quantomeno gettate le basi per una loro risoluzione, si pensi agli enormi investimenti in nuovi impianti per la fabbricazione di semiconduttori.

Alcuni venti contrari dunque si affievoliranno, altri tuttavia inizieranno a soffiare, molto cautamente all’inizio e con maggiore forza nel corso dell’anno e ancora di più negli anni a venire, come la normalizzazione degli stimoli monetari e fiscali, guidati da politiche sempre meno espansive e poi da politiche restrittive.

 

Al link Kairos.com il podcast completo a cura di Alessandro Fugnoli, Strategist.

 

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.