Indici: le performance del mese di dicembre

Pubblicato il 27/12/2021 - Marco Chinaia
L’analisi Quantalys sull’andamento dei rendimenti nel mese di dicembre dei principali indici del mercato azionario, obbligazionario e delle commodities negli ultimi 10 anni.

 

Storicamente il mese di dicembre si è sempre presentato, al di là di alcune e poche eccezioni, come un periodo di limitati spunti e di rari appuntamenti di rilievo per i mercati finanziari. Mese di chiusure, di bilanci e di valutazioni delle prospettive future, è spesso stato caratterizzato da giornate di modesta volatilità, generata dall’assottigliamento della liquidità scambiata durante i giorni che precedono le festività. Nel corso degli ultimi 10 anni, non tutti i mercati hanno mantenuto lo stesso comportamento, reagendo in modo a volte molto eterogeneo all’azione delle variabili capaci di condizionarne l’andamento. Guardando i dati di performance ad un mese ottenuti dai principali indici azionari, obbligazionari e delle commodities è possibile notare come dal 2010 al 2014, i risultati ottenuti dagli indici azionari siano stati positivi ad eccezione dei Paesi Emergenti e del Pacifico che, nel 2014, si sono posizionati in territorio negativo, mentre per quanto riguarda i mercati obbligazionari, questi hanno registrato performance positive solamente durante il 2011 ed il 2014.

Con riferimento agli ultimi anni di storia, l’ultimo mese dell’anno si è rivelato molto positivo per i mercati azionari durante gli anni: 2017, 2019 e 2020, mentre molto negativo durante il periodo di incertezza del 2018, anno in cui, durante dicembre, hanno registrato performance positive solamente i mercati obbligazionari. Menzioni a parte spettano all’anno 2015 e all’anno 2016, con riferimento al primo, tutti gli indici considerati hanno registrato performance negative, con l’S&P GSCI che ha chiuso con un – 11,21%, mentre il mese di dicembre 2016 ha visto chiudere tutti gli indici in territorio abbondantemente positivo.

 

Per provare a capire cosa potersi aspettare nei primi mesi del 2022, risulta utile porre l’attenzione verso gli ultimi 4 anni di storia e in particolare alle performance ottenute dagli indici durante il I° Trimestre dell’anno.

 

2018

 

Dopo un dicembre 2017 leggermente positivo per i mercati azionari e negativo per i mercati obbligazionari, il mese di gennaio 2018 si è aperto con una conferma del buon andamento dell’azionario, con tutti gli indici MSCI posizionati in territorio positivo e con una conferma anche delle performance negative dei mercati obbligazionari. A partire da febbraio 2018, complici i timori e le prospettive per l’imminente rallentamento economico, le performance degli indici hanno iniziato la loro correzione al ribasso, con solamente l’indice ICE BofA Euro Broad Market, capace di chiudere il trimestre in positivo con un + 0,72%.

 

2019

 

L’anno 2019 si è aperto con una repentina ripresa dei mercati azionari, dopo le chiusure abbondantemente negative del mese di dicembre 2018 e una conferma delle performance positive dei mercati obbligazionari. Durante il I° Trimestre, complici i segnali di ripresa dal punto di vista macroeconomico e monetario, tutti gli indici sono stati in grado di chiudere con performance molto positive, da segnalare il + 17,17% a fine marzo dello S&P GSCI.

 

2020

 

Lasciato alle spalle un 2019 da record sia per i mercati azionari, sia per gli obbligazionari, con le Borse globali vicine ai massimi storici e le quotazioni record dei bond favorite dall’atteggiamento espansivo delle banche centrali, il 2020 si apre con un timida prospettiva positiva. Questa visione positiva è stata subito annullata dal crollo del mercato azionario iniziato il 20 febbraio 2020 che, ha dato vita ad uno dei fenomeni di correzione più rapidi della storia dovuta all’avvento della pandemia da covid-19.

 

2021

 

Il 2021 si è aperto con un sentiment positivo derivante dalla contrazione della seconda ondata pandemica, dall’ombra di nuovi lockdown alle spalle, dalla scoperta dei vaccini e dalle lezioni americane. Queste variabili hanno contribuito alla buona performance dei mercati azionari che hanno chiuso il I° Trimestre in territorio abbondantemente positivo, confermando le buone impressioni avute durante il mese di dicembre. Con riferimento al mercato obbligazionario, le performance negative di fine dicembre hanno trovato conferma anche durante il 2021, con risultati molto vicini allo zero.

 

Dicembre 2021

Spostando ora l’attenzione sulle performance ottenute dagli indici azionari durante il mese di dicembre 2021 e in particolare prima di queste festività, si può notare come solamente i tre indici obbligazionari (ICE BofA Euro Broad Market: - 0,76%; ICE BofA Glb Broad Market: - 0,87% e ICE BofA USD Broad Market: - 0,94%) abbiano registrato performance negative e come tutti gli indici azionari e relativi alle commodities si siano posizionati in territorio positivo.

A conclusione di un anno davvero molto positivo per i mercati finanziari, sarebbe poco realistico attendersi una ripetizione di tale dinamica anche per l’intero 2022, ma l’insieme e l’agire di variabili come: le prospettive incerte sulla crescita globale, l’inflazione al consumo che non accenna a diminuire nonostante i segnali incoraggianti derivanti dal lato dell’offerta, l’improvvisa comparsa della variante Omicron che sta mettendo in dubbio le misure fino ad ora adottate per combattere la pandemia come influenzerà l’andamento dei mercati finanziari durante il 2022?

 

* La metodologia utilizzata per l'elaborazione dei dati è interna a Quantalys. I calcoli sono aggiornati al 23 dicembre 2021.


© Quantalys. Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute nel presente documento sono di proprietà di Quantalys; non è consentito copiarle e/o distribuirle; non se ne garantisce l’accuratezza, la completezza, l’aggiornamento e la tempestività. Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente indicativo, non costituiscono offerta al pubblico di prodotti finanziari e non possono, quindi, essere intese come consulenza, raccomandazione o sollecitazione all’investimento.  Quantalys non si assume alcuna responsabilità per le eventuali conseguenze derivanti da decisioni assunte o iniziative intraprese sulla base delle informazioni riportate nel presente documento.

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.