Rassegna stampa settembre 2021

Pubblicato il 01/10/2021 - Marco Chinaia
La Rassegna Stampa Quantalys: in un'unica pubblicazione le posizioni e le analisi delle varie SGR

 

ANIMA: “Federal Reserve alle prese con l’exit strategy”.

L’ultima riunione del FOMC ha segnalato tempi stretti per l’avvio del tapering e un ritmo di riduzione degli acquisti più rapido del previsto, aprendo le porte a un possibile rialzo dei tassi alla fine del 2022”.

A inizio mese la Banca Centrale Europea ha sorpreso molti investitori adottando un orientamento accomodante, non condiviso dalla Federal Reserve, che durante la riunione del 22 settembre si è mostrata meno conciliante del previsto.

In quella sede, con riferimento al processo di tapering, Powell ha anticipato che le condizioni fissate per l’avvio dell’allentamento del supporto e dell’acquisto di titoli sono state raggiunte e che, se i progressi dovessero continuare in linea con le attese e se la situazione generale a livello politico e sanitario dovesse consentirlo, l’annuncio formale dovrebbe arrivare al meeting del 3 novembre, con un’implementazione immediata o al più tardi da inizio dicembre.

Secondo quanto riportato, c'è ampio consenso all'interno del Consiglio per ultimare il processo entro metà del 2022, si tratta di un ritmo più rapido rispetto a quello stimato dal consenso e registrato nel 2013/2014, che teoricamente dovrebbe aprire le porte a un rialzo dei tassi nel 2022.

Quale sarà la stima dei tassi attesi elaborata dal FOMC? E che ruolo avrà il ritmo di riduzione di acquisto di titoli e il livello di inflazione?

 

Al link AnimaSgR.it l’articolo completo a cura dell’Investment Advisory di Anima SgR.

 

INVESCO: “Il caso Evergrande e le prospettive per il mercato obbligazionario cinese”.

Il colosso dell’immobiliare cinese Evergrande presenta proventi dalle vendite e utili deboli, destinati a restare tali. Le autorità cinesi hanno riferito alle banche che Evergrande non dovrebbe essere in grado di onorare le prossime scadenze. La principale società controllata da Evergrande, la Hengda Real Estate Group, ha recentemente chiesto alle autorità regolatorie di sospendere le sue obbligazioni onshore dopo un downgrade di rating. Il mercato sta attualmente prezzando a 27 centesimi i bond 2025 della società, il che implica un recovery rate di circa 25-30 centesimi.

Queste informazioni rappresentano il contesto di riferimento e la situazione in cui si trova la società cinese. Ma perché è importante porre attenzione alla situazione di questa società? Il motivo deve essere ricercato nel fatto che i debiti di Evergrande rappresentano circa il 6,5% delle passività totali del mercato immobiliare cinese e circa il 9% del finanziamento totale del mercato obbligazionario offshore cinese. L'azienda è attualmente considerata un indicatore chiave per il mercato immobiliare e la propensione al rischio degli investitori per il mercato offshore.

In questo contesto, lo scenario più probabile che si profila per Evergrande è quello di una ristrutturazione negoziata del debito piuttosto che di una liquidazione totale. Infatti, nel caso, al momento improbabile, in cui si optasse per la liquidazione della società, le obbligazioni sarebbero praticamente senza valore, e il rischio di contagio aumenterebbe. È possibile che una liquidazione possa causare un piccolo, ma serio, effetto domino, dato il livello di esposizione delle banche e delle altre istituzioni, che potrebbero a loro volta doversi trovare ad affrontare un processo di ristrutturazione. 

Ma la liquidazione sarà veramente uno scenario improbabile?

 

Al link Invesco.it l’articolo completo a cura di Invesco Management S.A.

 

ALLIANCEBERNSTEIN: “Pericoli nascosti: affrontare i rischi climatici nel segmento CMBS”.

La stima del valore della garanzia sottostante è uno degli aspetti fondamentali che regolano l’investimento in CMBS – commercial mortgage backed securities, ma questa stima tiene conto del rischio globale che grava sulla proprietà immobiliare?

I CMBS sono nati negli Stati Uniti e oggi costituiscono una parte significativa del mercato obbligazionario statunitense, e non solo: la loro popolarità sta crescendo in tutto il mondo. Per valutare meglio i rischi correlati ai CMBS, è opportuno che gli investitori inseriscano la valutazione dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nel loro abituale processo di analisi creditizia. Naturalmente, i rischi maggiori per gli immobili commerciali sono rappresentati da eventi avversi di origine naturale, tra cui eventi meteorologici estremi esacerbati dal cambiamento climatico. Non dovrebbe sorprendere, ma forse gli investitori non si rendono pienamente conto che le polizze assicurative sono poco efficaci nel ridurre questa tipologia di rischi, soprattutto per il fatto che anche quando una proprietà risulta assicurata, molto spesso le perdite totali dovute a catastrofi superano quasi sempre le perdite assicurate.

Se i rischi per le proprietà immobiliari peggiorano, e l’assicurazione che dovrebbe coprirli non è efficace, qual è la soluzione?

 

Al link AllianceBernstein.com l’articolo completo a cura di Monika Carlson, Senior Investment Strategist—Fixed Income e John Huang, Research Analyst—Commercial Real Estate Credit Research.

 

AMUNDI: “La Cina sotto i riflettori: cosa dovrebbero guardare i mercati”.

Nei giorni scorsi, i mercati finanziari sono stati scossi dalla saga di Evergrande, il secondo operatore immobiliare cinese per grandezza, che sta incontrando delle difficoltà nel pagare l’enorme debito accumulato. Si parla di un rischio sistemico o solo di un campanello d’allarme per un mondo eccessivamente indebitato?

La portata di un evento di ristrutturazione di tale entità sta gravando sui mercati del credito asiatici, con prezzi in discesa per le obbligazioni di altre società del settore immobiliare. Valutando questo evento in un contesto più ampio, l'effetto contagio sui mercati globali è stato finora limitato. Le autorità cinesi hanno dimostrato il loro impegno nell’evitare un crollo, la Banca Popolare Cinese ha iniettato 460 miliardi netti di renminbi di liquidità nel sistema bancario e il governo potrebbe intervenire nel processo di ristrutturazione, evitando che Evergrande vada in default in modo incontrollato. Tuttavia, hanno anche dato chiari segnali al mercato della volontà di fermare la speculazione immobiliare e la necessità di ridurre la leva finanziaria del settore. In un settore ad alta intensità di capitale come quello immobiliare, una riduzione dell’indebitamento potrebbe riflettersi in una forte riduzione del volume.

Evergrande è un campanello d’allarme per gli investitori e un avvertimento nei confronti dei settori ad alta leva. Ma cosa aspettarsi nel breve e nel medio periodo?

 

Al link Amundi.it l’articolo completo a cura di Pascal Blanqué, Group Chief Investment Officer e Vincent Mortier, Deputy Group Chief Investment Officer di Amundi.

 

CANDRIAM: “Elezioni Tedesche: Un impatto limitato sui mercati europei nel breve termine”.

Il risultato delle elezioni Tedesche implica una politica finanziaria ed economica ancora moderata, in quanto la probabile coalizione formata da tre partiti dovrebbe concordare un programma di stampo centrista, questo potrebbe limitare le oscillazioni azionarie e il rendimento dei bund. Occupandosi solamente delle questioni necessarie, Angela Merkel manterrà la guida del governo fino a fine anno e saranno necessarie alcune settimane prima di poter conoscere la composizione del nuovo governo e il nome del cancelliere, il cui insediamento avverrà presumibilmente entro la fine dell’anno.

Ma quali sono le implicazioni di breve e medio periodo per i mercati finanziari? L’impatto sarà limitato ai soli mercati europei?

 

Al link Candriam.it l’articolo completo a cura di Stefan Keller, Asset Allocation Strategist di Candriam.

 

PICTET: “Le divergenze spalancano opportunità nei mercati emergenti”.

Raramente le economie emergenti sono state soggette a forze così potenti e divergenti. Il risultato è una notevole dispersione delle opportunità per gli investitori”.

Il panorama per gli investitori nei mercati emergenti risulta rivoluzionato da alcune forze economiche eccezionalmente potenti (covid – 19, il mercato delle materie prime, i cambiamenti sociali e la politica monetaria). In un contesto macroeconomico globale eccezionalmente incerto, le economie dei mercati emergenti presentano enormi differenze. Spaziando nell'intero spettro dell'attività economica, dalle materie prime ai prodotti finiti di alta qualità, i Paesi emergenti stanno crescendo a diverse velocità. Inoltre, il diverso impatto del COVID-19, i diversi livelli di stimolo, le grandi divergenze nei fondamentali dei Paesi, l'introduzione di green bond oltre ai titoli denominati in valuta locale e in valuta forte, rendono la navigazione nell'universo delle obbligazioni dei mercati emergenti una sfida che richiede competenza ed esperienza.

Le divergenze di performance tra Paesi e attività che ne risultano, stanno producendo terreno fertile per la generazione di rendimenti per coloro che dispongono di adeguate capacità analitiche. Ma come è possibile sfruttare al meglio la differenziazione?

 

Al link AM.Pictet l’articolo completo a cura di Mary Therese Barton, Responsabile del team Emerging Debt in Pictet AM.

 

SCHRODERS: “Come sarà la Germania post-Merkel?”.

Con i suoi 16 anni di guida al Governo tedesco, che hanno portato stabilità e crescita, l’era di Angela Merkel sta per arrivare alle battute conclusive, ma le elezioni tenutesi in settimana sono state tra le più combattute degli ultimi decenni.

Sono tre le aree che potrebbero, post Merkel, registrare i maggiori cambiamenti. La politica ambientale: principale preoccupazione per gli elettori, probabilmente sarà l’area in cui potremmo vedere i maggiori cambiamenti. La politica fiscale: si potrebbe ipotizzare una politica fiscale più allentata, con l’SPD che vorrebbe che gli investimenti pubblici fossero esclusi dalle regole fiscali che impongono un budget bilanciato. La relazione con l’Europa: una maggiore integrazione sarà probabile, in quanto molti in Germania si lamentano del fatto che Merkel non sia stata abbastanza aperta con l'UE e che abbia ostacolato gli sforzi per una maggiore integrazione.

Questo contesto che implicazioni potrebbe avere per gli investitori? Quali sono gli scenari più probabili?

 

Al link Schroders.com l’articolo completo a cura di Azad Zangana, Senior European Economist and Strategist di Schroders.

 

GAM: “La musa dei mercati: transitorio. Ma più a lungo”.

Il discorso al Congresso americano del governatore della Fed Powell sembra confermare la recente interpretazione dei mercati: i colli di bottiglia continuano a pesare sulle dinamiche di domanda e offerta e l’inflazione si manterrà su un regime più elevato per diversi trimestri”.

Lo scorso martedì è arrivata la conferma del Presidente della FED, Powell, in audizione al Senato: “L’inflazione si manterrà elevata più a lungo di quanto precedentemente stimato”. Lo spostamento in avanti del concetto di “transitorio” ha prodotto alcuni riflessi a cascata: il decennale treasury è tornato repentinamente all’1,5%, il dollaro si è rafforzato, l’oro ha ceduto altro terreno e la volatilità sull’azionario è sensibilmente aumentata, soprattutto nella sua componente growth. Tale movimento è accentuato dal timore che ad un’inflazione più prolungata si accompagni anche una crescita più stagnante, concretizzando il temuto scenario di “stagflazione”, che porrebbe un serio dilemma di politica monetaria alle Banche Centrali.

In questi giorni i mercati hanno iniziato a scontare velocemente questo nuovo scenario, mostrando una forte sensibilità, ma questo processo è probabile che prosegua oltre che nel breve anche nel medio periodo?

 

Al link Gam.com l’articolo completo a cura M. De Palma, Head of Multi Asset Team, GAM (Italia) SGR S.p.A.

Da Marco Chinaia - Junior Financial Analyst presso Quantalys Italia.