Rassegna Stampa: 1 - 18 settembre 2020

Pubblicato il 18/09/2020 - Luigi Carta
La Rassegna Stampa Quantalys: in un'unica pubblicazione le posizioni e le analisi delle varie SGR

 

 

 MORGAN STANLEY: Cauti con l’esposizione azionaria, possibili correzioni del mercato all’orizzonte 

Dopo il notevole rally di cui il mercato ha beneficiato praticamente ininterrottamente da Marzo, il mese di Settembre si è aperto con l’indici VIX in notevole rialzo e con i mercati in calo (lo S&P 500 in rosso del 4,3% e il NASDAQ del 6,2% nei due giorni di negoziazione della prima settimana di settembre) anticipando, forse, una correzione in arrivo via via che l’impatto economico della crisi sanitaria sarà più chiaro e che il sostegno di banche e governi inizierà a venir meno.

Secondo la posizione di Morgan Stanley non è il momento di incrementare l’esposizione azionaria: questo potrebbe avvenire sul finire del 2020 dopo una probabile correzione del mercato che riporti valutazione e sentiment verso livelli più ragionevoli. In Morgan Stanley l’ottimismo prevale in relazione alla crescita dell’Eurozona (e in particolare della Germania) rispetto agli Stati Uniti in quanto la prima è maggiormente legata al settore manifatturiero in forte ripresa e inoltre i flussi di spesa dei consumatori e di assistenza sociale sono ad oggi decisamente migliori. Il giudizio positivo sulla Germania, rispetto alle controparti europee, dipende dal maggior legame dell’economia con il settore manufatturiero e dalla scarsa dipendenza dal turismo (più duramento colpito dal distanziamento sociale) come i paesi periferici. La ripresa della Germania potrebbe essere ostacolata dai fattori che influenzano la domanda estera e in particolare da uno scenario di “hard Brexit” e da nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Al link Morganstanley.com l'articolo completo.

 

ANIMAil ciclo positivo dei mercati si sta esaurendo

Da Marzo i mercati sono saliti in modo robusto sulla sola espansione dei multipli ma in aperto contrasto con un’economia reale duramente colpita dalle conseguenze dell’epidemia. La brusca battuta d’arresto di inizio settembre ha riportato i mercati sui livelli di metà agosto riassorbendo in parte gli accumuli di eccessi. In questo contesto e a causa delle incertezze nello scenario macroeconomico e politico Anima è convinta che la fase positiva dei mercati sia sostanzialmente in esaurimento: la view sui mercati azionari è neutrale con particolare attenzione verso eventuali fasi di debolezza che rappresenterebbero opportunità di acquisto in quanto il giudizio nel medio termine è positivo. A livello di aree geografiche la preferenza strategica è per l’Europa e per i paesi emergenti dell’area asiatica; a livello settoriale si preferiscono i cosiddetti Covid – winners (salute e tecnologia).

Al link Animasgr.it l'articolo completo.

 

AMUNDI: preferibile un approccio prudente nel breve periodo

I mercati nel corso dell’estate hanno registrato performance decisamente positive e in disallineamento rispetto all’economia reale vista la ripresa della curva epidemiologica e le continue tensioni geopolitiche. Secondo Amundi con la riapertura delle scuole e delle economie gli investitori dovrebbero rimanere più prudenti. I mercati sino ad oggi hanno prezzato una ripresa a V che sarà improbabile almeno fin tanto che non sarà disponibile un vaccino. Dal punto di vista azionario le valutazioni di alcuni mercati sono eccessive (come quello tecnologico americano) e sarebbe preferibile una rotazione verso titoli ciclici e value. Dal punto di vista obbligazionario i tassi dei titoli di Stato rimarranno bassi a lungo: è preferibile ricercare rendimento nelle obbligazioni high yield di qualità e nei paesi emergenti.

Al link Amundi.it l'articolo completo.

 

KAIROS: i possibili impatti delle elezioni americane

Il mercato sta sopravvalutando i rischi del risultato del voto americano del prossimo 3 novembre. Esistono ovviamente dei rischi di brogli, contestazioni, ricorsi, disordini sociali e caos in generale ma tutti questi aspetti sono già incorporati nei prezzi in quanto il mercato ha comprato e sta comprando assicurazioni contro la volatilità sotto forma di opzioni. Come spesso accade quando un evento è previsto e ci si è assicurati la volatilità nella fase successiva al voto potrebbe essere inferiore a quella stimata oggi. Al contrario i mercati stanno sottovalutando la portata dei cambiamenti di lungo termine che una vittoria di Biden comporterebbe. Se vincesse Trump verrebbe sostanzialmente mantenuto lo status quo mentre una vittoria di Biden (soprattutto se completata dalla conquista del Senato) avrebbe la forza di cambiare in profondità lo scenario americano e globale. Per avere un ordine di grandezza: Trump nel 2018 ha tagliato le tasse per tre trilioni di dollari, Biden ha in mente di aumentarle per quattro trilioni. Biden ha in programma di spendere ancora di più di ciò che raccoglierebbe dalle tasse: otto trilioni in più che andrebbero alla sanità, agli Stati e all’ambiente. Per chi investe le conseguenze di tutto questo sono sostanzialmente quattro:

  1. Un dollaro più deboleper effetto del maggior disavanzo fiscale americano e del maggior disavanzo delle partite correnti, ameno che l'Europa non itenda anche'essa spendere ancora di più.

  2.  Aumento dei ricavi per molte imprese dovuto all’aumento della spesa pubblica ma una diminuzione dei loro profitti a causa dell’aumento della pressione fiscale

  3. Aumento della pressione fiscale sul mercato stesso con una probabile imposta sulle transazioni finanziarie e un aumento dell’imposta sul capital gain.

  4. Scostamento tra i settori di mercato verso i settori che godrebbero di sussidi e finanziamenti come l’ambiente .

Ciò che però induce a restare positivi è la politica fiscale e monetaria che o resteranno espansive come oggi o, in caso di vittoria di Biden, lo saranno ancora di più: i tassi rimarranno a zero almeno per i prossimi due anni e ciò supporterà il mercato azionario.

Al link Kairospartners.com il podcast completo di Alessandro Fugnoli.

 

SCHRODERS: questa volta la ripresa potrebbe essere verde

Le emissioni di anidride carbonica sono crollate insieme al calo dell'attività dovuto alla pandemia di Covid-19 e alla fine dell’anno si stima un calo di circa l’8% rispetto al 2019, la domanda totale di energia primaria è prevista in contrazione a livello globale di circa il 6%La pandemia ha cambiato in modo significativo le previsioni per il mercato del petrolio È probabile che questo trend continuerà, con le pressioni al ribasso sui prezzi del petrolio derivanti da una minore domanda per i viaggi e un potenziale passaggio a fonti energetiche più pulite, come le rinnovabili. Secondo la Transition Pathway Initiative (TPI), che valuta la preparazione delle società alla transizione verso un'economia a minori emissioni, meno di tre anni fa nessuna azienda europea aveva fissato dei target per ridurre l'intensità di carbonio dell'energia che forniva. Oggi tutte le aziende valutate da TPI hanno fissato target in tal senso. Come per ogni transizione complicata, ci saranno vincitori e sconfitti. La pressione affinché le aziende si preoccupino dei cambiamenti climatici è destinata a crescere: i mercati finanziari dovrebbero quindi iniziare a includere nelle loro valutazioni il rischio economico della transizione verso minori emissioni. Una ripresa verde potrebbe non solo essere di beneficio per l'ambiente, ma anche rivelarsi più solida rispetto a una ripresa accompagnata da un rimbalzo delle emissioni. Una recente ricerca mostra che gli investimenti in energia pulita creano tre posti di lavoro per ogni posto perso nel settore dei combustibili fossili, e che per ogni milione di dollari che passa dal fossile all'energia verde vengono creati in media cinque posti di lavoro 

Al link Schroders.com l'articolo completo.
 
 
PICTET: i valori di una famiglia apportano valore agli azionisti.
 
Le aziende a conduzione familiare sono la colonna portante dell'economia globale. Rappresentano tra il 50% e il 70% del PIL dei singoli Paesi e danno impiego alla maggior parte della loro forza  lavoro. Tuttavia, secondo un equivoco comune, queste aziende sono spesso viste come piccole e locali e, di conseguenza, poco accessibili agli investitori. In realtà sono centinaia le società quotate che vantano la famiglia fondatrice tra gli azionisti. Numerosi studi hanno mostrato che le società quotate a conduzione familiare storicamente tendono a sovraperformare il resto del mercato e registrano una crescita dei ricavi più robusta rispetto alle loro omologhe, che mostrano invece la tendenza a privilegiare un eccessivo rendimento per gli azionisti. Questa sovraperformance si deve a diversi motivi: in primo luogo le famiglie investono nelle proprie aziende la maggior parte della propria ricchezza e reputazione e spesso reinvestono una porzione maggiore dei loro profitti rispetto alle loro omologhe. Inoltre, la stabilità della proprietà consente anche al management di assumere una prospettiva a lungo termine, invece di concentrarsi in modo ossessivo sui profitti del trimestre successivo.

Al link Pictet.it l’articolo completo.

 

T.ROWE PRICE: il mercato ignora i rischi del cambiamento climatico

Nell'ultimo anno i timori legati al cambiamento climatico sono notevolmente cresciuti e di pari passo il tema è diventato sempre più importante anche in termini di investimento. Questa forte attenzione, però, non ha impattato in modo significativo sulle valutazione dei settori potenzialmente interessati: questo non vuol dire che le aziende non sono vulnerabili ai cambiamenti climatici, ma semplicemente che non ne stanno ancora sentendo gli effetti. Secondo il Rapporto speciale sul cambiamento climatico del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) delle Nazioni Unite, per contenere l'aumento della temperatura globale entro +1,5° C bisognerebbe ridurre le emissioni nette del 45% entro il 2030 e azzerarle entro il 2050; per mantenere l'aumento della temperatura entro +2° C, invece, bisognerebbe ridurre le emissioni del 25% entro il 2030 e azzerarle entro il 2070. Secondo la scienza, contenere l'aumento della temperatura globale entro +1,5° C sarà estremamente difficile, se non impossibile. Per questo è molto probabile che i nostri investimenti dovranno adattarsi a un doppio scenario: +1,5° C e +2° C. Il mantenimento del riscaldamento globale entro questi parametri produrrà effetti come l'innalzamento del livello del mare, l'aumento della frequenza delle tempeste e delle ondate di calore, e lo slittamento delle stagioni, che influenzeranno l'universo di investimento. In un modo in cui le norme a tutela dell'ambiente stanno crescendo rapidamente, le aziende meglio posizionate sono quelle che riusciranno a creare valore economico, con un "carbon footprint" basso o nullo.

Al link TRoweprice.com l'aggiornamento completo.

 

VANGUARDl’integrazione ESG nel mondo del credito

Negli ultimi anni l’importanza delle tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG) sta prendendo piede presso molti investitori e l’integrazione ESG coinvolge sia i gestori dei fondi azionari sia il mondo del credito. L’integrazione ESG non solo viene utilizzata dagli analisti e dai gestori di portafogli dei fondi obbligazionari a gestione attiva, ma è anche un aspetto importante di della gestione dei fondi obbligazionari indicizzati. L’interazione delle tematiche ESG nella ricerca del credito comporta delle opportunità e delle criticità: il problema da affrontare è che i dati che consentono di identificare i rischi ESG non sempre sono immediatamente disponibili. Tuttavia, esistono numerosi fornitori di dati in materia ESG per fare delle valutazioni informate. Inoltre, la messa a disposizione dei dati sui rischi ESG da parte delle aziende è in costante miglioramento . Per contro ciò che per un’azienda è un rischio ESG, una minaccia potenziale, nper l’investitore potrebbe offrire la possibilità di interessanti rendimenti a lungo termine. 

Al link Vanguard.com l'aggiornamento completo.

 

ALLIANCEBERNSTEIN: come far frontae all'indebitamento?

Per far fronte agli effetti della pandemia di COVID-19 i governi hanno inevitabilmente gonfiato un debito già significativo e sono ora chiamati a prendere decisioni difficili per affrontare la questione. Nelle economie sviluppate il debito pubblico era a livelli record già prima della pandemia. L’enorme quantità di spesa fiscale messa in campo finora (e destinata probabilmente a crescere) potrebbe far lievitare il debito pubblico fino al 20% del PIL ed oltre in molti paesi. Una strada per la riduzione del debito potrebbe essere la formula adottata nel secondo dopoguerra, fatta di forte crescita economica, inflazione e repressione finanziaria (tassi d’interesse bassissimi). Dal momento che però non si intravedono segnali di forte crescita, lo scenario più verosimile potrebbe essere un misto di repressione finanziaria e aumento dell’inflazione. La seconda strada è invece quella intrapresa dal Giappone dopo il 1990: crescita debole, demografia sfavorevole, aumento del debito, tassi bassissimi e deflazione. Cercare di capire quale sarà la strada che il mondo seguirà è probabilmente la più grande sfida che i mercati finanziari si trovano ad affrontare oggi. 

Al link AllianceBernstein.com l'aggiornamento completo.

 

EURIZONla settimana dei mercati

In questa settimana la volatilità sui mercati continua a scendere ma rimane comunque sopra i livelli del mese di agosto. Dopo il crollo che i mercati hanno vissuto ad inizio mese seppur non si registrano nuovi minimi non si evidenzia neanche un forte recupero. I tassi restano invariati a confermare lo scenario positivo di fondo. . I principali temi che condizionano questa fase sono l’evoluzione dei contagi (che inizia a destare qualche preoccupazione in Europa anche se al momento non si registrano particolari difficoltà per i sistemi sanitari) e la reazione macro legata alle misure per sollevare l’economia. I dati economici sono in recupero sia in relazione alla fiducia di imprese e consumatori e sia in relazione al mondo del lavoro. Nel breve periodo particolare attenzione va posta nelle presidenziali americani con Biden in vantaggio e le nuvole di una hard Brexit a fine anno.

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Da Luigi Carta - Analyst and Sales presso Quantalys Italia.