I settori alla prova del Coronavirus: vincitori e vinti

Pubblicato il 11/06/2020 - Alessia Vicario
un'analisi delle performance YTD delle categorie Quantalys azionarie settoriale.

Nel primo quadrimestre 2020 delle 13 categorie settoriali analizzate solo quattro hanno registrato sull’intero periodo (01.01.2020 – 31.05.2020) valori di performance positive. In ordine l’Oro +19,2% seguito dal Biotech +11,3% dal settore Salute Farmaceutico +5,8% e dalla Tecnologia +5,2%.

I settori che si sono rivelati vincitori del drammatico quadrimestre 2020 sono i tipici settori anticiclici che, a differenza di tutti gli altri, hanno in realtà beneficiato della crisi indotta dal Coronavirus subendone, infatti, ricadute positive.

L’Azionario Oro (+19,2%) dopo la flessione registrata a marzo (-4,7%) in un solo mese, ad aprile, ha registrato il +38,8%. Come accaduto su tutti i mercati, anche sull’Oro in questi mesi abbiamo assistito a importanti sell off messi a segno a inizio marzo e dovuti ai problemi di liquidità che gli investitori si sono trovati a fronteggiare a causa delle perdite che, nel giro di due settimane, sono state registrate nei comparti risky assets e che hanno determinato vendite sulle asset class ritenute più liquide. La perdita registrata dalla categoria tra il 23.02 e il 23.03 pari al - 28.70% è stata già recuperata. Il settore, infatti, dal 24.03 al 31.05 ha registrato il +54,48%. L’azionario Oro ha beneficiato non solo del suo stato di tipico bene rifugio e di diversificatore di portafoglio ma anche delle politiche e dai piani messi in campo dalle banche centrali globali sia con i bassi tassi di interesse che con iniezioni di liquidità.

L’Azionario Biotech (+11,3%) è uno dei settori sui quali la crisi sanitaria del Coronavirus ha acceso i riflettori. Il Coronavirus ha infatti dimostrato l’importanza del settore sanitario mettendo in luce i punti di debolezza ma anche i punti di forza spingendo il processo di sviluppo del settore delle Biotecnologie chiamato a rispondere alla richiesta di avanguardia nell’innovazione. Il settore si è infatti trovato in prima linea nella battaglia contro il virus grazie alla disponibilità da un lato di tecnologie e dall’altro di dati. La categoria, pur essendo colpita dal lockdown che ha ad esempio costretto a rinviare alcune sperimentazioni così come la commercializzazione di nuovi prodotti, nel periodo più critico (23.02 – 23.03) ha perso meno delle altre (-24,74%). Allo stesso medo il benchmark rappresentato dal MSCI Biotech, nello stesso periodo, ha perso il -19,58% a fronte di una media degli indici azionari settoriali pari al -33%.

L’Azionario Salute-Farmaceutico (+5,8%). In questi mesi, a livello mondiale, il settore sanitario si è trovato ad affrontare una sfida inaspettata ed è stato e lo è ancora sotto i riflettori per le aspettative legate alla possibilità di sviluppare un vaccino o comunque delle cure per il Covid 19. Il benchmark della categoria rappresentato dal MSCI World Health Care ha registrato una performance YTD del +3,69%.

Al quarto posto si posiziona l’Azionario Tecnologia (+5,2%). Nel settore tecnologico sicuramente il comparto digitale è quello che ha registrato il miglior risultato: lo sviluppo di piattaforma di streaming, di servizi di comunicazione a distanza come teleconferenza sono state spinte dallo smart working così come l’e-commerce. Questi "servizi" hanno modificato le abitudini di milioni di persone e probabilmente verranno mantenute anche post emergenza. In questa fase sono state infatti premiate le aziende che hanno dimostrato la capacità di gestire la tecnologia mettendola al servizio dei propri clienti. 

Per tutti questi settori la mancanza di movimento umano è stata in realtà un fattore di crescita, probabilmente la crisi non ha fatto altro che dare una spinta a trend di crescita che erano stati già avviati in questi settori ma che richiedevano una trasformazione. Le abitudini adottate in questi mesi, in circostanze del tutto eccezionali, potrebbero determinare delle modifiche strutturali nelle abitudini di vita e di lavoro e di conseguenza un aumento degli investimenti in questi settori.  

I settori che, nel primo quadrimestre 2020, hanno registrato le perdite maggiori sono i settori ciclici come i Servizi Finanziari (-25,5%) il mercato Immobiliare (il settore Real Estate Europa ha perso più del settore Real Estate Mondo (-20,1% vs 16,2%), l’Industria (-13,6%) e i Servizi di Pubblica Utilità (-8,6%).  

Az. Servizi Finanziari (-25,5%). Il comparto, già in una situazione negativa prima del Coronavirus, tra i vari settori è quello ad aver registrato sull'intero periodo le perdite maggiori. Nel mese di marzo ha perso il -23,8% e nel periodo più critico, dal 23.02 al 23.03, ha perso il -41,58%. Nel mese di aprile, sostenuto anche dalle politiche delle Banche Centrali, è riuscito a chiudere in positivo registrando il +4,1% ma nel mese di maggio è stato l’unico settore a tornare nuovamente in negativo (-1,1%).  Il suo indice di riferiemnto, il MSCI World Financial, nel periodo più critico, ha perso il -42,03%.

Az. Energia, Materie Prime e Oro: il comparto, nel primo quadrimestre, ha perso il -19,3% colpito principalmente dal settore energetico a sua volta colpito dalla duplice crisi sul mercato del petrolio, sia sul fronte della riduzione della domanda causata dal lockdown che sul fronte dell’offerta per i difficili accordi tra l’Opec e la Russia. Il crollo dell’oro nero ha determinato il crollo del settore energetico (il MSCI World Energy ha perso il -52,55% tra il 23.02 e il 23.03).  

 

 

Da Alessia Vicario - Responsabile Progetti & Ufficio Studi presso Quantalys Italia.