La tavola dei rendimenti dei Benchmark Quantalys

Pubblicato il 25/02/2020 - Alessia Vicario
Dopo il crollo dei mercati nel 2018 che ha visto tutti i corsi azionari chiudere con performance negative, il 2019 ha rappresentato l’anno della ripresa dei mercati che hanno chiuso non solo con performance positive ma ben al di sopra delle aspettative.

*I benchmark utilizzati sono di tipo total return. Per quelli denominati in valuta diverse dall’euro la conversione in euro viene effettuata utilizzando il tasso di cambio della BCE delle 16:00.

La tavola periodica dei rendimenti evidenzia le performance di 14 diversi mercati, anno per anno, su un periodo di 19 anni (dal 2001 al 2019). Ciascun colore rappresenta un Benchmark Quantalys e quindi un mercato. Per ogni anno, dal 2001 al 2019, le performance sono state ordinate in senso decrescente.

L'analisi esprime il fondamentale concetto di diversificazione dal momento che, come evidenzia la tabella, non è detto che i rendimenti passati si verifichino in futuro e dal momento che, da un anno all’altro, i mercati possono cambiare notevolmente la posizione nella classifica delle performance.

L’ordinamento decrescente dei rendimenti dei mercati permette di comprendere un altro elemento fondamentale ovvero il livello di range all’interno del quale i mercati si muovono durante un arco temporale, nel caso specifico 19 anni, e quindi del livello di volatilità al quale il mercato espone. Nell’orizzonte temporale considerato ad es. l’azionario paesi emergenti e l’obbligazionario globale HY hanno dimostrato il più ampio range di variazione, segno della loro elevata volatilità. Il MSCI Emerging Markets, che nel 2008 ha registrato un -50,64%, solo un anno dopo, nel 2009, ha registrato un +72,45% con una differenza di +123,08%. Il ML Global HY nel 2008 ha registrato un – 24,13%, nel 2009 ha chiuso con un + 56,93%. A livello dei singoli mercati, nei 19 anni considerati, lo S&P GSCI (Commodities) e il ML USD Libor 3M Const Maturity (Monetari Dollaro USA) rappresentano gli indici che registrano il maggior numero di performance negative: 9 su 19, seguiti dal MSCI Italy che per 8 anni su 19 ha registrato rendimenti annuali negativi. I tre benchmark presentano nel periodo i più bassi valori dell’indice di Sharpe e dell’indice di Sortino. L’unico benchmark a registrare durante l’intero periodo valori positivi è il ML Pan Europe Broad Market (Obbligazionario Europa).

Oltre alla possibilità di focalizzarsi sui rendimenti assoluti del singolo mercato ed analizzarne l’evoluzione per comprendere se, nel corso del tempo, vi è una certa tendenza che viene rispettata, la tabella permette di analizzare sui singoli anni -e quindi a parità di eventi- il rendimento relativo che un mercato ha avuto rispetto agli altri.

Tabella dei rendimenti: divisione tra performance positive e performance negative

Analizzando le performance registrate dai 14 mercati sui 19 anni è possibile osservare che mediamente in ciascun anno il numero di mercati che ha registrato performance positive è superiore ai mercati che hanno registrato performance negative.

Il 2005 rappresenta l’unico anno in cui tutti i mercati considerati hanno registrato performance positive, con la performance più alta registrata dal MSCI Emerging Markets (+54,72%) e la performance più bassa registrata dall’ EONIA (+2,12%). A livello complessivo i risultati peggiori sono stati registrati nel 2002, nel 2008 e nel 2018 dove osserviamo che il maggior numero di mercati chiude con performance negative (9 su 14 sia nel 2002 che nel 2008 e 8 su 14 nel 2018). Al contrario, il 2004, il 2009, il 2010, il 2014 e il 2019 vedono il più alto numero di mercati (13 su 14) chiudere in positivo. Nel 2004 e nel 2009 è il ML USD LIBOR 3M Const.Maturity l’unico mercato che registra un rendimento negativo, nel 2014 è lo S&P GSCI e nel 2019 è l’EONIA.

 

Tabella dei rendimenti: evoluzione delle performance dei singoli mercati

Per analizzare al meglio il comportamento di un mercato è necessario accompagnare l’analisi delle performance con il livello di rischio al quale il mercato espone. Nella seguente tavola dei rendimenti i benchmark sono stati ordinati in funzione della volatilità registrata sull’intero periodo dal più basso, l’Eonia, con una volatilità dello 0,22% al più alto, il MSCI Italy, con una volatilità pari al 22,66%. È possibile osservare come, per buona parte dei mercati, all’aumentare della volatilità aumentino le performance dei mercati. 

È vero quindi che esiste un trade off rendimento - rischio e che quindi è possibile realizzare rendimenti maggiori solo accettando livelli di rischio maggiore ma questo principio potrebbe risultare non sempre rispettato da tutti i mercati. Il MSCI Italy e lo S&P GSCI, ad esempio, presentano nell’intero periodo le volatilità più elevate ma sono anche quelli che registrano sui singoli anni il maggior numero di performance negative ed un valore di performance negativo sull’intero periodo.  

 

 

Tabella delle volatilità: volatilità annualizzate dei singoli mercati (2001-2019) e volatilità cumulativa.

Nella tabella è possibile osservare le volatilità annualizzate registrate da ciascun Benchmark dal 2001 al 2019 e la volatilità cumulativa. In rosso vengono evidenziati i casi in cui la volatilità del singolo anno è stata maggiore della volatilità complessiva registrata dal mercato. In particolare è possibile osservare come il 2008 e il 2009 rappresentano gli anni in cui i mercati hanno registrato un notevole aumento della volatilità ed infatti 13 benchmark su 14, ad eccezione dell’Eonia, registrano una volatilità più alta di quella complessiva. La tabella evidenzia il ruolo fondamentale svolto dalla variabile orizzonte temporale sulla volatilità dei rendimenti. Ciò che è rischiosissimo sul breve periodo potrebbe non esserlo o comunque esserlo meno nel lungo periodo.

 

Performance cumulative (01.01.2001 al 31.12.2019)

Ecco un esempio di alcune rappresentazioni dei dati in Quantalys. 

Grafico 1 Rappresentazione grafica sull'orizzonte temporale 01.01.2001-31.12.2019 delle performance cumulative dei 14 mercati analizzati.

* i benchmark sono stati ordinati in funzione delle performance cumulative 

registrate nel periodo 01.01.2001 - 31.12.2019 

Grafico 2 Il trade off rendimento rischio dei 14 mercati. 

Da Alessia Vicario - Responsabile Progetti & Ufficio Studi presso Quantalys Italia.